Date: 
18/03/2022
16:00
Location: 
Online | Zoom webinar

Il digitale è diventato ormai alla portata di tutti, o quasi. Tre Italiani su quattro accedono ai servizi digitali regolarmente ogni mese, principalmente da smartphone. In Italia ci sono più di 100 milioni di SIM per 60 milioni di abitanti. Da questi dati a livello macro è evidente che dal punto infrastrutturale (SIM a disposizione e device) la situazione sembra molto promettente per l’accesso alle esperienze digitali. In realtà il quadro risulta un po’ diverso se andiamo a vedere il grado di accessibilità. Per una persona con qualche forma di disabilità, temporanea o permanente, sensoriale o cognitiva, accedere a un’esperienza digitale ancora oggi è un terreno ricco di insidie.

In questo webinar andremo ad affrontare il tema dell’accessibilità e quindi dell’inclusività delle esperienze digitali, intendendo per esperienza digitale qualsiasi interazione tra la persona e una tecnologia, ad esempio accedere al sito dell’Inps è un’esperienza digitale, partecipare a un webinar è un’esperienza digitale, guardare un video di una ricetta è un’esperienza digitale, partecipare a un corso di formazione on line è un’esperienza digitale. E lo faremo parlando della cosiddetta “scrittura facile” e ascoltando la testimonianza di due persone che sono dei veri ambasciatori dell’inclusione. L’ottica con cui lo faremo è quella dell’Universal Design, una metodologia progettuale che ha per obiettivo fondamentale la progettazione e la realizzazione di ambienti, prodotti e anche esperienze digitali che siano di per sé accessibili a ogni categoria di persone, al di là dell’eventuale presenza di una condizione di disabilità

La partecipazione è gratuita previa registrazione.

L'evento è organizzato dal Gruppo Pragma e si inserisce all’interno del progetto europeo PHERECLOSPartnerships for pathways to Higher Education and science engagement in Regional Clusters of Open Schooling, che si pone l’obiettivo di migliorare e rendere più equo l’accesso all’istruzione superiore per i giovani, in particolare alle carriere STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Il progetto ha permesso lo sviluppo di sei Local Education Cluster (LEC) che riuniscono le scuole e gli altri attori rilevanti nell’ecosistema educativo di sei diverse regioni pilota, una proprio a Trieste. Ciascun LEC è pensato come incubatore per facilitare il dialogo e avviare attività congiunte tra queste organizzazioni e il mondo dell’istruzione formale e non formale.

Da prima ancora di costituirsi come Local Education Cluster, molti dei partner sono membri nel protocollo Trieste Città della Conoscenza, una rete di collaborazione che dal 2007 unisce le istituzioni locali e le realtà scientifiche e di ricerca del territorio di Trieste. Questo protocollo ha permesso a un primo gruppo di lavoro di conoscersi e iniziare a lavorare insieme.

Enti Coinvolti nel Trieste Educational Cluster

Il Trieste Educational Cluster è stato organizzato da SISSA Medialab s.r.l., in quanto beneficiario nel progetto PHERECLOS (2019-2022).

I partner locali che hanno aderito al progetto nel periodo 2019-2022 sono, in ordine alfabetico: