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Un elemento che accomuna due tra le principali tradizioni mitologiche che la Grecia antica ha lasciato in eredità alla cultura occidentale, quella inerente la guerra di Troia e quella incentrata sulla spedizione degli Argonauti, è senz’altro il mare. Non potrebbe essere diversamente, data la sua centralità per la civiltà greca in sé stessa. In entrambe le tradizioni mitologiche il mare non è visto soltanto quale mezzo di comunicazione tra terre già guadagnate alla civiltà, ma altresì come spazio indefinito entro cui l’uomo può sperimentare la propria capacità di controllare e modificare l’ambiente che lo circonda. Tale aspetto emerge in particolare dall’Odissea, poema in cui le peregrinazioni marittime del protagonista Ulisse sembrano snodarsi in concomitanza con la progressiva appropriazione da parte dell’uomo greco di quell’occidente mediterraneo che fino ad allora non era stato ancora investito dalla civiltà.
Ulisse risulta poi particolarmente vicino alla sensibilità moderna per il suo essere – a differenza di quanto accade nella saga argonautica, che vede in Giasone un primus inter pares – dapprima il capo indiscusso dei suoi uomini, e quindi, nell’ultima parte dei suoi viaggi, un navigatore solitario, a tu per tu con la grandezza e i pericoli della natura. L’evento intende dar voce appunto a questa particolare dimensione del personaggio multiforme di Ulisse, proponendone le esperienze umane più significative.
ODISSEA. ALLA DERIVA CON ULISSE
regia e narrazione di Lorenzo Zuffi
ambientazione musicale di Giovanni de Flego
Ore 18.30 e 20.30
Lorenzo Zuffi si è diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Città di Trieste” nel 2007. Da allora ha recitato in numerosi spettacoli con molti teatri, fra i quali: il Teatro Stabile di Trieste “La Contrada”, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti” e il Teatro Stabile Sloveno. Ha partecipato ad alcuni festival fra i più importanti del panorama italiano. Organizza progetti di recupero e riqualificazione urbana e di sviluppo di comunità tramite le arti. E’ direttore artistico di “eTielleZeta”
Giovanni de Flego si occupa da sempre di musica e di arti visive, adottando spesso un taglio sperimentale e multidisciplinare. Ha conseguito un dottorato di ricerca in architettura, lavora nel campo della comunicazione visiva e collabora con l'Università degli Studi di Trieste.