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Conferenza con Stefano Parolai, direttore del Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS.
Il modo convenzionale di “mostrare” un terremoto è quello della visualizzazione del movimento del terreno registrato dai sismometri: il sismogramma. Il sismogramma, se opportunamente trattato può essere trasformato in suono e, con un poco di fantasia, le diverse bande di frequenza componenti il segnale, associate a differenti strumenti musicali. Ecco quindi che il terremoto può anche essere percepito come musica, magari non proprio melodica ma pur sempre musica. L’utilizzo del senso dell’udito, insieme a quello della vista, permette di apprezzare meglio la complessità degli eventi sismici e la differenza esistente tra micro e forti terremoti. Nel corso della conferenza si sperimenterà questa innovativa e multi sensoriale percezione del terremoto.