Spartiti
Data: 
22/05/2019
20:30
Location: 
Conservatorio Tartini, via Ghega 12, Trieste

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Credits: 
MIH83

Un omaggio al genio musicale di Leonardo dall’Ensemble Odhecaton, solista Giovanni Cantarini, per il cartellone dei “Concerti del Conservatorio” in sinergia con l’Associazione Chamber Music Trieste e il suo percorso dedicato a Leonardo. 

Diretto da Paolo Da Col, l’Ensemble Odhecaton è composto da Alessandro Carmignani e Gianluigi Ghiringhelli controtenore, Alberto Allegrezza tenore e flauto dolce, Massimo Altieri tenore, Marco Scavazza baritono, Davide Benetti basso, Elisa La Marca liuto, con la partecipazione di Giovanni Cantarini tenore e Gabriele Russo lira da braccio. Come molti altri pittori e scultori del Rinascimento, Leonardo da Vinci fu un eccellente musicista, noto ai suoi contemporanei per il suo eccezionale talento d’interprete. Cantava versi improvvisati e si accompagnava con la lira da braccio, uno strumento presente in Italia fra 1450 e 1550. La pratica del canto monodico accompagnato con la lira da braccio era una moda che attraversava ambiti sociali molto diversi, dalle popolari piazze alle corti principesche. Il programma prevede aeri per cantare ottave, capitoli e sonetti, brani per liuto e altri strumenti, composizioni polifoniche (mottetti e frottole) di autori italiani, fiamminghi e francesi che sono stati in relazione con Leonardo o che hanno animato la vita musicale dei centri nei quali Leonardo risiedette o transito nel corso della sua vita. Saranno eseguite musiche di Agnolo Poliziano, Gaspar van Weerbecke, Giovanni Ambrogio Dalza, Gasparo Visconti, Franchino Gaffurio, Bernardo Bellincioni, Johannes Martini, Bartolomeo Tromboncino, Giovanni Ambrogio Dalza, Marco Cara, Josquin Desprez, Vincenzo Capirola, Filippo de Lurano, Michele Pesenti, Jean Mouton.

L’Ensemble Odhecaton sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei piu prestigiosi premi  discografici e il riconoscimento, da parte della critica, di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parola la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’ensemble vocale deriva il suo nome da Harmonice Musices Odhecaton, il primo libro a stampa di musica polifonica (Venezia, O. Petrucci 1501). Il suo repertorio d’elezione e rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Settecento. Odhecaton riunisce alcune delle piu scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzione della musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di Paolo Da Col. L’ensemble ha registrato una quindicina di CD ed è stato ospite nelle principali rassegne in Europa e America. Ha ottenuto i maggiori riconoscimenti discografici: Grand prix international de l’Academie du disque lyrique, 2 diapason d’or de l’annee, 5 diapason (Diapason), choc (Classica), disco del mese (Amadeus e CD Classics), cd of the Year (Goldberg), Editor’s choice (Gramophone).  Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande parte del proprio impegno interpretativo alla musica sacra di Claudio Monteverdi e al repertorio contemporaneo (Sciarrino, Scelsi, Part, Rihm, de Pablo, de Stefani). A Odhecaton e stato conferito nel 2018 il Premio Abbiati della critica musicale italiana per le sue esecuzioni, che la giuria ha indicato quale ≪paradigma di stile, chiarezza espositiva e nobilitazione degli spazi sonori nei quali risuonano≫.

L’ingresso al concerto è gratuito e aperto al pubblico, su prenotazione, info +39 040 6724911 www.conts.it.


Paolo Da Col ha compiuto studi musicali al Conservatorio di Bologna e musicologici all’Universita di Venezia. Sin da giovanissimo ha orientato i propri interessi al repertorio della musica rinascimentale e preclassica, unendo costantemente ricerca ed esecuzione. Ha fatto parte per oltre vent’anni di  numerose formazioni vocali italiane, tra le quali la Cappella di S. Petronio di Bologna e l’Ensemble Istitutioni Harmoniche. E' bibliotecario del Conservatorio di Trieste. Dal 1998 dirige l’ensemble vocale Odhecaton. Ha collaborato con Luigi Ferdinando Tagliavini alla redazione della rivista L’Organo e in qualita di critico musicale con varie riviste specializzate, ha diretto il catalogo di musica dell’editore Arnaldo Forni di Bologna, e curatore di edizioni di musica strumentale e vocale, autore di cataloghi di fondi musicali e di saggi sulla storia della vocalita. Collabora all’edizione critica delle opere di C. Gesualdo da Venosa, G. Tartini e G. Rossini. Attualmente svolge un lavoro di ricerca sulla vocalita del Rinascimento presso il Centre d’Etudes Superieures de la Renaissance di Tours.

Giovanni Cantarini è un rinomato esecutore di musica antica, soprattutto al di fuori dei confini nazionali, con una carriera che lo ha portato a esibirsi nei migliori festival europei e in venues esclusive (Bervely Hills, Daitoku-ji Temple di Kyoto, Santuario del Quince Ecuador etc…) nel resto del mondo; ha eseguito musiche dalla Grecia antica, al medioevo e al barocco con i migliori gruppi della early music (Huelgas Ensemble, Ensemble Gilles Binchois, La Venexiana, Micrologus, Melpomen, Le Miroir de Musique, La Morra, Leones, Perlaro, Cantar lontano) con i quali ha fatto premiate incisioni fra cui si segnalano: Monteverdi, Ottavo Libro dei Madrigali, La Venexiana; Sulla lira, ens. Miroir de Musique e ora Fons luminis, ens. Gilles Binchois che toccano alcuni fra i piu bei repertori della musica occidentale. Formatosi con Dominique Vellard e Gerd Turk presso la Schola Cantorum Basilienis, continua a trattenere rapporti professionali con l’istituzione tenendo workshops specializzati e portando avanti la sua formazione dottorale presso l’Universita di Basilea. I progetti piu recenti, vedono Giovanni Cantarini impegnato in repertori dove poesia e pratiche di improvvisazione musicale sono piu legate. Con Conrad Steinmann (ens. Melpomen) performa su testi lirici e epici antichi, musiche scritte per lui sulla Kithara, mentre con Baptiste Romain (Miroir de Musique), riporta in scena il repertorio umanistico e rinascimentale per lira da braccio; in duo con il liutista Ariel Abramovich esplora il mondo del primo madrigale e della frottola e infine con il tiorbista Julian Behr si dedica alla riscoperta della monodia barocca di Francesco Rasi. 


Crediti immagine: MIH83 (CC) pixabay.com