
Una serata di spumeggiante originalità, con incursioni fra grandi pagine delle Romanze da Camera, riletture e trasposizioni consegnateci dai Maestri della musica dell’Ottocento: è la proposta del prossimo evento in programma per il cartellone dei Concerti del Conservatorio 2025, a Trieste nella Sala Tartini. Appuntamento martedì 18 febbraio, alle 20.30, sul palcoscenico troveremo il soprano Milica Lazović, accompagnata al pianoforte da Luka Petrović. Introdurrà il concerto Gulio D’Angelo, docente di Storia ed Estetica Musicale del Conservatorio Tartini. La produzione è realizzata in collaborazione con il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste e con l’Associazione musicale Aurora Ensemble, come sempre l’accesso al concerto è libero con prenotazione, info e dettagli www.conts.it tel. 040 6724911. I Concerti del Conservatorio sono un progetto a cura del Direttore del Tartini Sandro Torlontano con il delegato della Produzione artistica Luca Trabucco.
Romanze da camera si aprirà in Sala Tartini sulle note di Malia, di Francesco Paolo Tosti: una celebre aria da salotto che ci riporta ad atmosfere d’altri tempi, nell’Ottocento italiano. Seguirà la Parafrasi da concerto sul Rigoletto di Verdi S.434 di Franz Liszt, composta probabilmente nel 1859 e pubblicata a Lipsia l'anno seguente: ci rimanda a una delle pagine chiave del Rigoletto, il grande quartetto dell'atto terzo «Bella figlia dell'amore». Nell'originale le quattro voci si integrano vicendevolmente, nella parafrasi il pianoforte ricorre alle più ingegnose risorse della tecnica pianistica, schiudendo un capolavoro del Liszt più virtuoso. Si prosegue con Non t'accostare all'urna, la partitura musicale di una romanza di Jacopo Vittorelli musicata da Giuseppe Verdi, e a suggello della serata ecco A Te, certamente una delle più lunghe opere pucciniane per canto e pianoforte, frutto probabilmente degli anni di studio di Puccini a Lucca. Il brano fu poi donato dallo stesso Puccini all'Istituto Boccherini di Lucca e pubblicato per la prima volta da Michael Kaye per Oxford University, nel 1987.
Il soprano serbo Milica Lazović, diplomata in pianoforte all’Università delle Belle Arti di Belgrado, si è poi dedicata allo studio del canto, proseguendo il proprio percorso musicale all’Università delle Arti di Berlino. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo CD, Serbian Songs (Myricae Classics), dedicato a composizioni romantiche e contemporanee serbe. Attualmente perfeziona la propria preparazione al biennio superiore del Conservatorio Tartini di Trieste, Interpretando con successo diversi ruoli lirici a teatro e prosegue un’intensa attività liederistica. Luka Petrović ha studiato pianoforte all’Accademia delle Arti di Novi Sad, e frequenta attualmente il corso specialistico di secondo livello al Conservatorio di Trieste. Si è esibito in qualità di solista nei principali teatri della Serbia e all’estero. Suona regolarmente in trio con il fratello sassofonista Vuk Petrović e con il padre, il tenore Aleksandar Saša Petrović, sia per prestigiose Istituzioni concertistiche, sia in programmi radiotelevisivi. Il Duo Lazović-Petrović segue il corso di musica da camera al Conservatorio di Tartini, nella classe di Romolo Gessi.
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