Data:
03/12/2024
20:30
Location:
Sala Tartini, Via Carlo Ghega 12
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Credits:
Conservatorio Tartini
“In tempo d’un menuetto” sarà filo rosso del concerto, concepito come un viaggio musicale nel “giovane Beethoven”, per esplorare il suo estro e le intuizioni della sua scrittura attraverso quattro Sonate rappresentative di quel primo periodo creativo. Ingresso aperto alla città, prenotazioni operative.
È uno dei talenti pianistici più apprezzati sulla scena concertistica italiana e internazionale, e il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste lo annovera fra i suoi docenti: Luca Trabucco, perfezionatosi con maestri come Lazar Berman, Alexander Lonquich, Boris Petrushansky e Piero Rattalino, si esibirà in concerto martedì 3 dicembre, nella Sala Tartini del Conservatorio (via Ghega, 12) per il cartellone autunnale che subito dopo, giovedì 12 dicembre, festeggerà al Teatro Lirico Giuseppe Verdi l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico del Tartini.
“In tempo d’un menuetto. Un ritratto di Beethoven da giovane” sarà filo rosso tematico del concerto, concepito come un viaggio musicale nel “giovane Beethoven”, per esplorare l’estro compositivo e le intuizioni della scrittura del genio tedesco attraverso quattro Sonate rappresentative di quel primo periodo creativo. Beethoven fu anche un grande pianista e nel corpus delle sue 138 composizioni numerate le trentadue sonate per pianoforte occupano una posizione importante per capire le caratteristiche dell'artista. Le sonate pianistiche rappresentano infatti una formidabile costruzione di suoni e sono testimonianza della tecnica pianistica beethoveniana che nasce dalla forma della sonata classica, per quanto sensibilmente modificata nella sua struttura architettonica. Del pianismo sotteso alle Sonate colpisce in generale la forza del suono, che in Haydn o Mozart non si era così manifestata. La prima Sonata in programma, quella in fa min. op. 2 n. 1, all’ascolto si dimostra più elaborata di un “semplice” lavoro giovanile: la forma sonata appare allargata e lo schema tripartito caro ad Haydn e a Mozart si estende a quattro movimenti. Il pezzo successivo in programma, la Sonata in sol magg. op. 49 n. 2, risulta forse più docile sul piano tecnico ma anche sotto il profilo del disegno compositivo. Seducente il Tempo di Minuetto, un movimento dai toni “gentili, rotondi” e dall’andamento proprio delle canzoni popolari. Si prosegue con la Sonata in mi magg. op. 14 n. 1, che Beethoven doveva tenere in gran conto visto che aveva affidato l’illustrazione della sua struttura e delle caratteristiche stilistiche ed espressive nei quaderni di conversazione. Infine, in chiusura di concerto, la Sonata in si bem. magg. op. 22 che appartiene al Beethoven brillante e di gusto virtuosistico; scritta nel periodo 1799-1800 fu pubblicata nel 1802 e si distingue per la sua spigliata e fresca musicalità. I Concerti del Conservatorio Tartini sono un progetto musicale curato dal Direttore del Conservatorio Sandro Torlontano in sinergia con Luca Trabucco, delegato della Produzione artistica. Prenotazioni fino ad esaurimento posti, tel. 040 6724911 info e dettagli www.conts.it.
Luca Trabucco è nato a Salerno nel 1970; intrapresi gli studi musicali al Conservatorio di Genova con Claudio Proietti per il pianoforte e Adelchi Amisano per la composizione, si è quindi perfezionato all’Accademia Incontri col Maestro di Imola con Lazar Berman, Alexander Lonquich, Boris Petrushanski, Riccardo Risaliti e Piero Rattalino. Vincitore di molti concorsi pianistici internazionali (Venezia, Treviso, Viotti-Valsesia, Pinerolo, New Orleans e altri) ha suonato in tutta Europa, Stati Uniti, Medio ed Estremo Oriente per le istituzioni più prestigiose e con importanti direttori, quali Donato Renzetti, Enrique Mazzola, Michele Marvulli, Klauspeter Seibel. Ha al suo attivo numerose registrazioni ed incisioni tra le quali figurano diversi lavori scritti appositamente per lui. Nel corso degli anni ha approfondito il repertorio francese del primo ‘900, suonando l’integrale di Debussy e Ravel, autori per i quali è considerato uno specialista. Trabucco è invitato di frequente a tenere masterclass e siede spesso nelle giurie di concorsi internazionali, insegna pianoforte al Conservatorio Tartini di Trieste. Nel 2020 il comune di Marineo, terra d’origine della sua famiglia, lo ha insignito della consegna delle chiavi della città per meriti artistici.
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