Andrea Lausi, responsabile della beamline Xpress a Elettra Sincrotrone Trieste, terrà una conferenza nell’ambito dell’installazione IDEA, visitabile in questo periodo presso lo spazio Trieste città della Conoscenza a Trieste.
Ci sono più di 50 sorgenti avanzate di fotoni nel mondo (operative o in costruzione), dove scienziati sono in grado di utilizzare una varietà di tecniche sperimentali in un'ampia gamma di discipline, dalla chimica all'energia, dal patrimonio culturale all'ingegneria. Una di queste è proprio Elettra Sincrotrone Trieste, il grande anello di luce di sincrotrone sul Carso triestino.
“Quando furono costruiti i primi acceleratori di particelle, uno dei problemi da aggirare era la perdita di energia sotto forma di luce causata dal movimento circolare di queste particelle da parte nei potenti campi magnetici che le mantenevano in orbita” spiega Andrea Lausi. “Nel tempo si è capito che accelerando elettroni a velocità prossime a quella della luce, questi emettono fasci estremamente intensi che vanno dai raggi X all'ultravioletto, al visibile e all’infrarosso”. Questa “luce” è utile nel campo della ricerca in molti modi e può essere utilizzata per esempio per analizzare la struttura della materia.
Di tutto questo parlerà Lausi che spiegherà al pubblico come funzionano queste sorgenti e quali sono i principi fondamentali delle misure che vi si possono eseguire. L’incontro sarà anche l’occasione per raccontare com’è la giornata tipo in uno di questi veri e propri centri culturali scientifici, con gli occhi di chi vive quest’esperienza in prima persona, quotidianamente.
La conferenza è aperta a tutti, gratuita e si terrà in italiano.