pittura
Data: 
21/11/2018
18:30
Location: 
Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio, Trieste

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Credits: 
WalterClark

La lecture del prof. Paolo Gallina, docente di robotica all’Università di Trieste, e di Giuseppe O. Longo, prof. Emerito di Teoria dell’Informazione dell’Università di Trieste, tratterà di arte, tecnologia e del “perturbante tra uomini e robot”.


Programma

Ore 10.00 – 13.00 visite guidate per le scolaresche.

Ore 11.00 proclamazione del vincitore del premio “Digital Nature” annesso al Festival, proposto dal Gruppo78.

Ore 18.30 “Arte e robotica” lecture del prof. Paolo Gallina, docente di robotica all’Università di Trieste unitamente a Giuseppe O. Longo, prof. Emerito di Teoria dell’Informazione dell’Università di Trieste, che tratterà del “perturbante tra uomini e robot”, intrecciandosi al prof. Gallina. Un dialogo tra due scienziati alla presenza di Buskerobot, il robot pittore, realizzato dal prof. Gallina con la collaborazione di Lorenzo Scalera. Il braccio robotico si cimenta con la difficile tecnica dell’acquerello producendo paesaggi e ritratti con sorprendente disinvoltura.


Relatori

Paolo Gallina: laureato in Ingegneria Meccanica all’Università di Padova, diviene ricercatore in Meccanica Applicata presso l’Università di Brescia, poi all’Università di Padova. E’ stato visiting professor all’Ohio University nel 2000/1. Attualmente è incardinato al Dipartimento di Energetica, Università di Trieste, Trieste, col ruolo di professore di Meccanica Applicata. I suoi campi di ricerca riguardano le vibrazioni, le interfacce uomo macchina, la robotica. Oltre alle pubblicazioni accademiche, nel 2016 ha pubblicato il libro “L’anima delle macchine” (ed. Dedalo) con cui ha vinto il premio letterario GALILEI

Giuseppe O. Longo: Cibernetico, teorico dell’informazione, epistemologo, divulgatore scientifico, scrittore, attore e traduttore. Professore Emerito dell’Università di Trieste, ha introdotto la teoria dell’informazione nel panorama scientifico italiano (Teoria dell’informazione, Boringhieri, 1980). Si interessa alla comunicazione in tutte le sue forme, e si occupa attivamente delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico e scientifico (Il nuovo Golem, Laterza, 1998; Homo technologicus, Meltemi, 2001; Il simbionte, Meltemi, 2003); cruciale è la figura del “simbionte”, vale a dire dell’uomo integrato dalle sue “protesi” tecnologiche e inserito nella rete telematica. È uno dei più importanti traduttori scientifici, avendo fatto conoscere, in Italia, le opere di studiosi quali Bateson,Hofstadter, Dennett, Eibl-Eibesfeld, Einstein, Minsky.


Crediti immagine: WalterClark (CC) pixabay.com