Date: 
27/02/2018

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Credits: 
Laboratorio Nazionale CIB

tumori nascono da un accumulo di mutazioni, cioè di alterazioni dei geni che regolano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule. Una delle mutazioni più frequenti è quella della proteina p53, un oncosoppressore. In che modo questa proteina condiziona il comportamento dei tumori?

Di questo si è occupato il gruppo di ricerca di Giannino Del Sal, professore di Biologia Applicata dell’Università di Trieste e capo dell’Unità di Oncologia Molecolare del Laboratorio Nazionale CIB all’Area Science Park di Trieste.

Rebecca Bertolio, dottoranda presso il laboratorio del professor Del Sal ci ha raccontato lo studio, pubblicato lo scorso dicembre su Nature Cell Biology, che ha permesso di svelare un aspetto cruciale e inedito di p53 e dei tumori: particolari condizioni fisiche del tessuto tumorale, come la durezza, la rigidità e la forte tensione che spesso caratterizzano i tumori più aggressivi, stabilizzano e stimolano l’attività della p53 mutata all’interno delle cellule maligne.

L'intervista completa realizzata da OggiScienza è disponibile qui.


Crediti immagine: Laboratorio Nazionale CIB